Viola Valentino
Giorno popolare
Il tavolo è da tressette
Aria di festività
Le patatine son fritte
Il vino è caldo col caldo che fa
La sabbia dentro i calzini
Il mare si sente che è qui
Qui sono tutti bagnini
Ed i camerieri ti ballano il twist
È mezzogiorno di un giorno popolare
Nel ristorante gestione familiare
E dopo uno spaghetto scarso e scivoloso
Tutti speriamo in un secondo muscoloso
E in questa situazione balneare
E mentre tutti pensano a mangiare
Io penso agli affari miei
È mezzogiorno e guardo gli ombrelloni
Come soldati sono rimasti soli
Mia madre tutta seria ed abbronzata bene
Mi raccomanda di far sempre il mio dovere
Io che bevevo ancora un'aranciata
Mi davo l'aria di donna già vissuta
Ma ero una signorina
Che sera e mattina
Pensava all'amor
Si prende il resto e si esce
Contenti del proprio caffè
Con noi il fritto di pesce
Ed io capisco che è estate perché
In spiaggia tutti i parenti
Mi chiedono quanti anni ho
Facciamo un po' i sorridenti
Poi via tutti quanti a prendere il sol
E a mezzanotte di un giorno popolare
Al bar del porto granita nel bicchiere
Tra le barchette e le camicie fantasia
E gli stornelli improvvisati per la via
E sotto quella luna così tanta
C'era atmosfera di grande speranza
Ma forse solo per me...
E poi andare a casa per sognare
Un sogno in lotta col caldo e le zanzare
Al bagno per fumarne una di nascosto
La superfiltro coraggiosa dell'agosto
Mi interrogavo sui massimi sistemi
Grandi progetti, piccoli problemi
Ero una signorina
Che sera e mattina
Pensava all'amor