Antônio Carlos Jobim
La pioggia di marzo
È ma, è forse
È quando tu voli
Rimbalzo dell'eco
È stare da soli
Conchiglie di vetro
È la luna e il falò
Il sonno, la morte
È credere o no
Margherita di campo
La riva lontana
Artù, Babau e la fata Morgana
È folata di vento
Onda dell'altalena
È un mistero profondo
Una piccola pena
Tramontana dai monti
Domenica sera
È il contro ed il pro
Voglia di primavera
È la pioggia che scende
Vigilia di fiera
È l'acqua di marzo
E c'era o non c'era
È si, è no
È il mondo come era
Madamadorè, burrasca passeggera
È una rondine al nord
La cicogna, la gru
Un torrente una fonte
Una briciola in più
È il fondo del pozzo
La nave che parte
Un disco, il broncio
È stare in disparte
Spero, credo
Racconta un racconto
La goccia che stilla
Un incanto, un incontro
È l'ombra di un gesto
Qualcosa che brilla
Mattino che è qui
La sveglia che trilla
È la legna e il fuoco
È il pane e la piada
Caraffa di vino
Il via vai della strada
È un progetto di casa
Lo scialle di lana
È un canto cantato
Un'andana, una tana
È un passo che senti
Che viene e che va
Il profilo dei monti
Col sole al di là
È la pioggia di marzo
È quello che è
La speranza di vita
Che porti con te
È ma, è sì
È quando tu voli
Rimbalzo dell'eco
È stare da soli
La rosa, lo jo-jo
Ninna-o ninna-a
È un dolore però
Tanto male non fa
È la pioggia di marzo
È quello che è
La speranza di vita
Che porti con te
È ma, è forse
È quando tu voli
Rimbalzo dell'eco
È stare da soli
È un passo che senti
Che viene e che va
È un grande orizzonte
È quel che sarà
È la pioggia di marzo
È quello che è
La speranza di vita
Che porti con te
È ma, è sì
È quando tu voli
Rimbalzo dell'eco
È stare da soli
È ma, è forse
È quando tu voli
Rimbalzo dell'eco
È stare da soli
È ma, è forse
È quando tu voli
Rimbalzo dell'eco
È stare da soli