Toto Cutugno
L’orologio
Fa freddo sotto le coperte
E non ci son finestre aperte
Chissà che cosa c’è in questa notte
Mi giro e mi rigiro ancora
È un anno, ma è passata un’ora
Chissà cosa accadrà in questa notte
Forse un po’ sarà il caffè, la nostalgia di te
Che per un po’ sei stata mia, comunque sia

L’orologio va
Non si fermerà
E ogni ora un po’
Questo già lo so
Potrò scordare
L’orologio va
E divora gli attimi
Sulla pelle mia
Sul passato che
Non può tornare
Intanto l’orologio va

Il traffico è una carovana
La gente intorno ha un’aria strana
E non c’è posto per me in questo giorno
Lavoro in modo inconcludente
Si parla e non capisco niente
Chissà che cosa fai in questo giorno
Stasera un salto in pizzeria, una partita e via
A casa a piedi oppure lei, ma non vorrei
L’orologio va
Non si fermerà
E ogni ora un po’
Questo già lo so
Potrò scordare
L’orologio va
E divora gli attimi
Sulla pelle mia
Sul passato che
Non può tornare
Intanto l’orologio va

L’orologio va
Non si fermerà
E ogni ora un po’
Questo già lo so
Potrò scordare
L’orologio va
E divora gli attimi
Sulla pelle mia
Sul passato che
Non può tornare

L’orologio va
Non si fermerà
E ogni ora un po’
Questo già lo so
Potrò scordare
L’orologio va
E divora gli attimi
Sulla pelle mia
Sul passato che
Non può tornare
L’orologio va
Non si fermerà
E ogni ora un po’
Questo già lo so
Potrò scordare
L’orologio va