Vinicio Capossela
Ariosto Governatore
[Testo di "Ariosto Governatore"]

[Strofa 1]
Di su, di giù, nell'alta selva fiera
Tanto girò che venne a una riviera
Per altra selva sono qui finito
Tra monti e lupi
A fare da governatore
Di qua, di là, di su, menando brando
I versi li ho gettati giù nel campo
Tra ladroni, pesti ed assassini
Strozzato al giogo che qui mi circonda
Non ho da offrire che parole

[Ritornello]
Se il senno è sulla luna
Qualcuno l'ha raccolto e lo raduna
Se la ragione è qui che si conserva
Vuol dir che sulla Terra
Non è rimasta che follia

[Strofa 2]
Di su, di giù, anche l'autor di corte
Latra e lecca e deve mordere più fortе
Poetica illusion la fama eterna
Impiеgato ora nel fasto, ora nel catasto
Il poeta non invecchia però langue
Da una piaga che continua a sparger sangue
L'opera e il successo materiale
Non ripara dal male sociale
Veder perire ciò che vale
[Ritornello]
Se il senno è sulla luna
Qualcuno l'ha raccolto e lo raduna
Se la ragione è qui che si conserva
Vuol dir che sulla Terra
Non è rimasta che follia

[Strofa 3]
Di su di giù l'umile è sempre offeso
A soprusi e tasse verrà sempre appeso
Ma a levare al ricco un privilegio
A un bandito, a un prete, ad un protetto
Non c'è legge che sortisca effetto
Di qua, di là, di su non c'è giustizia
Mi faccia ritornare sua eccellenzia
Al disordine furioso della mia follia
Che gira come giostra in tondo
Al triste ordine del mondo
Non ho potuto offrire cambiamento
Né sicurezza o rivoluzione
Solo nel sentimento mi ha toccato l'oppressione
E non ho avuto da offrire che illusione
Non ho avuto da offrire che parole

[Ritornello]
Se il senno è sulla luna
Qualcuno l'ha raccolto e lo raduna
Se la ragione è qui che si conserva
Vuol dir che sulla Terra
Non è rimasta che follia
[Outro]
Se la ragione è qui che si conserva
Vuol dir che sulla Terra
Non è rimasta che follia