Vinicio Capossela
Le Creature Della Cupa
Non seguire il sentiero della Cupa
Che piccola è, ma si fa pesante
Ha la faccia di bambina
Ma gli occhi di fiamma, fiammeggiante

Se l'abbracci vicina vicina
Ti scioglie le gambe e più non cammini
Ma non chiedere aiuto
Se lo dici, non sarai creduto

E non ti affacciare la notte nel pozzo
Dentro nascosto sta il Maranchino
A dispetto se ne sta nel letto
Ti rode la testa e non ti fa dormire

È una creatura della Cupa
Che piccola è, ma ti fiacca le braccia
Come l’amore diventa pesante a sollevarla
E portarla in braccio

Sono le creature della Cupa,
ti guardan la notte da dentro un pertuso
ma non le puoi vedere né toccare
ma loro vedono e toccano te

Sali di corsa sul crinale
Senti il verso del Pumminale
Si sporca nel fango della trasonna
Per tutta la notte di Natale
Il Mazzamauriello svuota i bicchieri
Sposta le sedie e nasconde le cose
Niente in casa ti fa trovare
E riempie il soffitto di ogni rumore

E la Malaombra ti può rapire
Ti blocca il respiro e ti pesa sul petto
Ti avvolge di spire e ti leva la voce
E poi ti lega a un tronco di noce

E lì volano le Masciare
Ti guastan le ossa e attaccano al tetto

Non ti affacciare a vederle passare
Per fare grasso ti posson bollire
Lo spalmano n***, e come le gatte
Dei loro versi riempiono la notte

E se per caso ti prende il lupo
Ha il buco nel sacco e ti lascia andare,
Ti lascia andare ma non tornare
A come eri prima non sarai uguale

Una parte se n'è sparita
Se n'è andata col Pumminale
Col carrozzone delle creature
Che chiedono vita e non vogliono cura
E non vogliono cura
Sono le creature della Cupa
Da uno solo si fanno guardare
Che nessuno mai poi possa dire
Se sono reali o del mondo del vero

L'impiccato dondola e ciondola
Sull'intavolato l'han messo a vegliare
L'albero che regge il mondo
Lo sega di notte il Pumminale

Ma non ti sega di notte la naca
Dentro la culla non hai da temere
È una culla di rovi, chi ti vuol male
Non può avvicinare
Non può avvicinare

Se ne stanno tutte di là
Al mondo de la verità

La verità