Vinicio Capossela
La Bestia Nel Grano
Uhss piglia la bestia nel grano!
Uhss caccia la bestia dal grano! Aèhh! Uuhh!
Uhss piglia la bestia nel grano!
Uhss caccia la bestia dal grano! Aèhh!
Lega la bestia alla fascina,
che paghi pena per la rovina
stringila forte, stringila bene
legala all’ultimo covone,
paghi il pegno per la stagione! Aèhh! Aèhh!
Falcia falcia mietitore,
urla col fiato che hai in corpo
che chi urla è ancora dei vivi
che chi urla non è morto! Aèhh! Aèhh!
È volpe? È gufo? È quaglia? È lupo?
Ondeggia nel grano…
Ondeggia nel grano…
È lepre? È oca? È lupo?
Ondeggia nel grano…
Ondeggia nel grano…
Ondeggia nel manto d’oro,
nascosta al bacio del sole,
corre dentro il granone…
Taglia la testa alla bestia nel grano!
Legala alla fascina
è l’ultimo covone
paghi pena per la stagione… Aèhh!
Che ritorni ancora il raccolto
che rifiorisca ora che è morto!
È l’ora della controra…
L’ora della controra…
Il sole si è fatto nero,
il sonno si prende tutto
è l’ora della controra…
Che svuota la volontà,
che riempie di accidia e di voluttà
che apre la porta al mondo di là
nell’ora della controra…
Urla forte mietitore,
urla forte che scacci la morte…
Kuta kuta kuta kutà… Vicc’ vicc’… Yuuhh! ( versi animali)
Uhss piglia la bestia nel grano!
Uhss caccia la bestia dal grano! Aèhh! (2)
Lo prenda chi resta indietro,
prenda il covone della colpa,
il mietitore del misfatto
prenda la colpa del campo distrutto! Aèhh!
Coglie la vita la falce,
anche la terra si veste a lutto,
la morte si prende il seme,
se lo prende nel mondo di sotto! Aèhh!! Aèhh!
Che ritorni la vita nel grano,
che ritorni da dove si è tolta! Aèhh! Aèhh!
Uhss piglia la bestia nel grano…
Caccia caccia la bestia dal grano… Aèhh!
È volpe? È gallo? È lepre? È lupo?
Ondeggia nel grano…
Ondeggia nel grano…
È oca? È quaglia? È lupo?
Ondeggia nel grano…
Ondeggia nel grano…
Ondeggia nel grano…
Ondeggia nel grano…
E’ l’ora della controra…
L’ora della controra…
Del demone meridiano,
quando la vita fugge di mano
è l’ora del mezzogiorno
che vivi e morti mescola intorno
l’anima scomparisce,
come dai piedi è scomparsa l’ombra
se ne è andata da sopra la terra
nell’ora della controra…
Urla forte mietitore…
Che sei dei vivi e non sei dei morti!