Renato Zero
Fermoposta
Ho provato a deviare la mente
Da un'idea costante, da un pensiero invadente
E invece niente:
Il mio problema è troppo urgente

Non è a caso che io metto il naso
Nelle serrature, nelle camere oscure
E sotto i letti
O col binocolo sui tetti

Lunghi viaggi con la fantasia
Nei loschi parchi di periferia
Divento matto
Solo se scopro un reggipetto

No, io non conosco i sentimenti
Solo sospiri e lamenti
Lividi viola qua e là
Ho un’interferenza nel cuore
Quello che intendo per amore
Forse è soltanto spiare
Udire, guardare e poi fuggire

Tutto il resto è di una noia mortale
Quando non sai più che dire, non sai più che fare
Un libro porno
E tu sei a posto tutto il giorno
Certo il mondo, invece di litigare
Discutesse i problemi in posizione orizzontale
Andrebbe meglio
Ai drammi a letto gli dai un taglio

È un bordello l'esistenza mia
Sono un cliente fisso della polizia
Sono schedato
Per atti osceni segnalato

Se gradite storie diverse
Allora, anime perverse
Corrispondete con me
Dai, a casa mia è sempre festa
Scrivermi cosa ti costa
Ti lascio pure il fermo posta
Aspetto una risposta

Ho provato a deviare la mente
Da un'idea costante, da un pensiero invadente
E invece niente:
Il mio problema è troppo urgente

Non è a caso che io metto il naso
Nelle serrature, nelle camere oscure
E sotto i letti
O col binocolo sui tetti
Non è a caso che io metto il naso
Nelle serrature, nelle camere oscure
E sotto i letti
O col binocolo sui tetti