Renato Zero
Un uomo da bruciare
Adesso che sei il garzone del droghiere
E con le mance in tasca sei un signore
A questo punto puoi aspirare a tanto
Anche a lei
Sua madre quella strega è sempre uguale
Con gli occhi da assassina così venale
Diventerà finalmente un po' cordiale
Ti sentirai più forte, un uomo vero
Parlando della casa da comprare
E lei ti premierà offrendosi con slancio
L'avrai, l'avrai con slancio e con amore
L'avrai, ma tu non sai il prezzo che dovrai pagare
Scappa, fuggi e salva qualche cosa in te
E non lasciarli fare
Non diventare un uomo da bruciare
L'aria, l'aria che respiravi poco tempo fa
Ha ancora il suo profumo
Di cose vere, di cose pure, di libertà
Oh no, non domandarti dove, come
Come trascinerai la vita tua
Con chi, con chi cancellerai il tuo nome
Per chi?
"Due etti di prosciutto"
"Sì, signora...
... è ancora a letto con la febbre il suo bambino?
... Che peccato... vuole anche il formaggino?"
La vita dietro un banco a costruire
Un avvenire che le possa dare
La sicurezza, un'auto, qualcosa da invidiare
L'avrai!
L'avrai, l'avrai con slancio e con amore
L'avrai, ma tu non sai il prezzo che dovrai pagare
Scappa, fuggi e salva qualche cosa in te
E non lasciarli fare
Non diventare un uomo da bruciare