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MAD

[Strofa: Odi]
Solo in una stanza ascolto i critici del rap
Parlano di un giallo sempre in terza persona
Ho preso la distanza dagli spiriti in città
Perché ho il corpo in stallo, ma la testa che vola
L'artista che avanza ha le crisi di identità
Sai già che sto parlando anche di mezza Verona
Ho amici maranza e amici figli di papà
Molte volte parlo della stessa persona

Uso come posacenere il guscio su cui si riposa Venere e scrivo
Perché ho un flow che devo tenere vivo
Quando essere a un bivio si dimostra roba celebre
So ledere il mito, ho fuso insieme gola e vertebre

Mettete come una tunica tute acetate
Le stronzate nella musica io le ho tutte accettate
Ma finché fate musica quando la prezzate
Continuerò a fare musica che non apprezzate

Con chi pensavi di parlare, non sono l’ultimo arrivato, sono il primo a farvi male
Madafacca non è un granfinale
Amo quest'arte perché cura ferite col labiale

Sono armi immaginarie, base per farci storie
Atomi in frasi varie in fase di transizione
Catarsi letterarie per lame di un traditore
Atte a farti evitare di pensare che basti il nome
Vengo a prendermi il mio posto, sono anni che mi squarto vivo, quindi cosa serve che dimostro?
Sono sempre stato cauto e composto, ma non mi riconoscono nemmeno ciò che ho autocomposto
Fra un po' sarò soltanto ciò che fin da bimbo mi sono sognato ed imposto
Perché piango lacrime di inchiostro che asciugo con un foglio
E il risultato è uno spaccato del mio mondo

ODI