Jacques Brel
La bella gente
Che bella gente! Lei parla bene, avvocato, perché non li conosce
Lo vede quello là, sì, sì, quello col testone
Lui che a quest’ora qua non sa già più il suo nome
Un nome rispettato, la casa sulla piazza
Mai che abbia lavorato, arriva qui ogni sera
E inchioda il suo sedere davanti a un tavolino
E affoga nel barbera
Poi quando vien mattino te lo ritrovi dove?
Ma in chiesa, sissignore, dritto come una scopa
Con l’occhio d’affogato va far la comunione
Per smaltire il vino
Creda, caro avvocato, che quella mezzasega non pensa mica, sa?
Non pеnsa mica, no... prega!
E poi c’è il fratellino, un "tempеrapennini"
Ragioniere al catasto, incassa bustarelle
Distribuisce inchini, peggio d’un dente guasto
Pensi che s’è sposato con una mezza gobba
Solo perché ha la dote, ma non gli basta mai
Col suo bel cappellino, col suo bel cappottino
Col suo bel "seicentino", fa pure lo strozzino!
Non manca una funzione, deve tenere d’occhio
Sessanta debitori che lui tiene in ginocchio
Creda, caro avvocato, che quel fetente là non prega mica, sa?
Quello non prega... frega!
E poi ci sono gli altri, la madre sempre muta
Che macina golfini e il padre possidente
Che è morto scivolando sul pavimento a cera
Da una cornice nera come da una finestra
Osserva tutto il gregge che mangia la minestra
E senti fare “Chhiu-chhiu”, e senti fare “Chhiu-chhiu”
E poi c’è la bisnonna che trema ma non muore
Le contano le ore e invocano il momento
Di chiudere la bara e aprire il testamento
Eh, creda, caro avvocato, che ai loro funerali mica si canta, sa?
Si conta!
E poi, e poi, e poi, e poi, e poi
C’è Margherita, bella come il sole
E lei non ha idea del bene che mi vuole
Sogniamo addirittura una casa nostra
Piena di finestre e quasi niente mura
E dentro solo noi a ridere di gioia
La cosa è già sicura, solo che c’è una noia:
La sua famiglia è contro, la sua famiglia è contro
Ce l’hanno su con me, mi danno del pezzente
Mi danno del barbone, eh già, per quella gente
È meglio un delinquente, ma con la posizione
E anche se la figlia sembra differente
È nata ed è cresciuta in quell'ambiente
Da un mese a questa parte la tengono al guinzaglio
E quando ci incontriamo gli occhi di lei mi fissano
E sembra che mi dica che un giorno fuggirà
Che mi raggiungerà, allora in quel momento
Io le credo, sa? Ma solo in quel momento, avvocato
Perché da quelle case là nessuno scappa mai!
Ha capito avvocato? Da lì non si va via!
Oh come è tardi, avvocato! Io torno a casa mia...